Matteo Salvini verso la sentenza per il processo Open Arms
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Clamoroso, Matteo Salvini pronto a sfidare i giudici a processo

Matteo Salvini

Si sta preparando alla sentenza Matteo Salvini per il caso Open Arms. Il vicepremier è pronto ad affrontare i giudici a processo.

Il leader della Lega Matteo Salvini è pronto a sfidare i giudici. Il 20 dicembre, a Palermo, presso la casa circondariale Pagliarelli, infatti, verrà pronunciata la sentenza del processo a carico del politico per il caso Open Arms. Dal canto suo, però, il vicepremier si è detto, nel corso di una intervista a Il Giornale, sereno e soprattutto senza paura.

Matteo Salvini
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Matteo Salvini pronto per la sentenza su Open Arms

Sono fiducioso, perché voglio credere che l’Italia sia un Paese normale, e in un Paese normale chi difende i confini non viene condannato”. Sono queste le prime parole di Matteo Salvini a Il Giornale in una intervista a firma di Hoara Borselli, relativamente alla prossima sentenza sul caso Open Arms.

“In caso contrario, sarebbe una pessima notizia per il Paese e un motivo di festa per i trafficanti e per i nemici dell’Italia. Significherebbe che, qui, tutto è concesso”, ha proseguito il vicepremier.

Sulle possibili reazioni in caso di condanna: “Certo fa effetto dover essere – da ormai 4 anni – un imputato che spesso va in udienza nelle aule bunker dove sono processati i mafiosi. I miei figli sono un po’ preoccupati e mi chiedono tutto, ovviamente, ma sono in pace con la coscienza, curioso più che preoccupato, e in ogni caso andrò avanti a lavorare con impegno e passione. Parliamo di 3 anni di processo, 25 udienze, 45 testimoni dall’Italia e dall’Estero con interpreti, migliaia di documenti, milioni di euro di costi per i contribuenti”, ha detto.

Diverso il discorso in caso di assoluzione: “Una assoluzione sarà una buona notizia per l’Italia, perché confermerà che la difesa della Patria è un sacro dovere di ogni cittadino come sancito anche dall’articolo 52 Costituzione”.

La stoccata a Conte

Nel corso dell’intervista non è mancato un passaggio con tanto di stoccata a Giuseppe Conte, premier all’epoca dei fatti, che però non è finito nel mirino dei giudici: “Il mio avvocato Giulia Bongiorno l’ha documentato ampiamente. La verità è che siamo di fronte a un attacco politico, una vendetta della sinistra che ha deciso di mandarmi a processo per eliminare la Lega per via giudiziaria anziché elettorale. Imbarazzanti e penosi i vuoti di memoria di Conte e Toninelli, per giudicare la cui statura umana non occorre scomodare Sciascia…”.

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ultimo aggiornamento: 17 Dicembre 2024 12:04

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